Più donne nel management sportivo: una ricercatrice teramana nel progetto Europeo

 

Giovedì 25 gennaio 2018

Più donne nel management sportivo: una
ricercatrice teramana nel progetto Europeo

Tiziana Di Cimbrini nel team transnazionale di 5 Paesi finanziato dalla
Commissione Europea

TERAMO – Tiziana Di Cimbrini, ricercatrice della Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Teramo, partecipa a uno studio sulla parità di genere nella governance
delle organizzazioni sportive nell’ambito di un progetto di ricerca Erasmus +, finanziato con 320mila euro dalla Commissione Europea, che coinvolge cinque Paesi europei.
L’Università degli Studi di Teramo collabora, infatti, con altre quattro università europee al
progetto di ricerca Corporate governance in sport organizations: A gendered approach
(GESPORT) che ha lo scopo di promuovere una maggiore partecipazione femminile negli
organi direttivi delle federazioni e delle associazioni sportive coerentemente con il
programma Erasmus + Sport, identificando strumenti efficaci di promozione dell’equilibrio
di genere. Tiziana Di Cimbrini parteciperà alla ricerca in collaborazione con Luisa Esteban,
coordinatrice dello studio, dell’Università di Zaragoza (Spagna); Charlotte Smith, della
Business School dell’Università di Leicester (Regno Unito); Emilia Fernandes,
dell’Università di Minho (Portogallo); Gonca Güngör Göksu, dell’Università di Sakarya
(Turchia).

Nell’ambito del progetto, che è partito il 1° gennaio e si concluderà il 31 dicembre 2020, si
è già tenuto il primo meeting transnazionale all’Università di Zaragoza. «L’ordinamento
legislativo italiano ‒ ha spiegato Tiziana Di Cimbrini ‒ rispetto a quello di altri Paesi, ha
dimostrato una buona sensibilità nei confronti del tema della parità di genere. Basti pensare a quanto la nostra Costituzione sia attenta in questo senso, al nostro Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna e all’introduzione di quote di genere nei consigli di
amministrazione delle società quotate in borsa. Questa sensibilità, però, non trova un
adeguato riscontro nel mondo dello sport italiano in cui, come una recente inchiesta
giornalistica ha rilevato “le donne vincono ma non contano”. Gli studi relativi alla presenza
femminile nei centri di governo dello sport sono ancora pochissimi. Questo progetto di
ricerca può aiutare le donne che aspirano a una carriera all’interno delle organizzazioni
sportive a scardinare il monopolio maschile».